POLVERE DI VIPERA

Polvere di Vipera è un romanzo storico ambientato nel Medioevo nella città di Napoli, scritto da Annalisa Ponti, stimata docente di scuola superiore, attualmente insegnate di materie umanistiche presso il nostro Istituto di Istruzione Superiore Nicola Moreschi.

La protagonista del libro è Maria, una ragazzina di umili origini, che vive con la sua famiglia in un paesino di montagna. Il padre è un uomo malvagio e violento che picchia la moglie e le figlie, e a causa di uno dei suoi episodi di rabbia, la loro casa prende fuoco e al rogo sopravvive solo Maria, che resta sola al mondo.

Dopo un iniziale girovagare, la sfortunata orfana giunge a Napoli dove,sopravvive chiedendo l’elemosina grazie anche all’incontro con il giovane Pasquale, che vive di espedienti.

Quando Pasquale deruba del portamonete il famoso medico Magister Rodolfo, Maria, che ha profondi valori morali, appresi dalla madre, si dissocia dal suo gesto; riporta i soldi al dottore, che, colpito dalla sua onestà, la assume al suo servizio.

Bianca, figlia del dottore, diventa molto amica di Maria e le insegna non solo a leggere e a scrivere, ma anche le basi della medicina, imparata dal padre.

Maria e Bianca si potrebbero definire delle “femministe” ante litteram: amano studiare, non parlano mai di un loro futuro come mogli e madri, e detestano la legge conosciuta come ius corrigendi, che nel Medioevo consentiva ai mariti di picchiare le mogli con il pretesto di educarle.

La storia delle due ragazze continua dividendosi e rintrecciandosi… lasciamo al lettore di scoprire il finale.

Con la storia di Bianca e Maria l’ autrice vuole farci sapere che la vita delle donne nel Medioevo non era facile, in quanto venivano considerate e trattate come delle proprietà degli uomini, che potevano arrivare anche a picchiarle, legittimati dalla stessa legge del tempo. Tuttavia, la reazione di Maria, che aiuta le donne maltrattate in modo particolare, nonché l’iniziativa delle due giovani per la protezione delle donne, ci fa anche comprendere la forza interiore delle donne che non accettano di essere picchiate e umiliate ma che, come possono, cercano di difendersi e di reagire.

Molto interessanti dal punto di vista sociale ed etnografico sono anche le parti del libro in cui si parla del Medioevo con la narrazione dei modi di pensare delle persone di quell’epoca, dei loro passatempi e delle loro abitudini.

Omar Baccour, III BLS