Trema il forum: è arrivato Diego!

Lui è Diego Vincenzo Vettraino, in arte Drillionaire: da calciatore a producer che, a suon di hit, negli ultimi anni ha stravolto la scena urban italiana, arrivando a fare un sold out al Forum d’Assago in 4 ore.

La sua storia inizia in provincia di MIlano, dove coltiva la sua passione per il calcio fino a giocare sui prati di Serie C e B; a ventiquattro anni decide di abbandonare però il sogno di ogni bambino per dedicarsi interamente alla musica, senza dimenticarsi di quella maglia numero 10 che portava.

Dopo la parentesi calcistica inizia la sua carriera musicale vera e propria. Diciamo vera e propria perché ben prima, nel 2013, aveva fatto una delle conoscenze che gli avrebbero per sempre cambiato la vita: Jacopo Lazzarini. Jacopo, in arte Lazza, è uno dei rapper più influenti della scena urban italiana. Per citare uno dei suoi traguardi, il suo ultimo album, Sirio, è stato di recente certificato otto volte disco di platino, rendendolo il progetto rap più certificato della storia in Italia. Undici delle diciotto tracce di questo album sono state prodotte da Drillionaire, ma a questo ci arriveremo dopo.

Dopo l’incontro con Lazza, Drillionaire, inizia ad affacciarsi al mondo rap: nel 2016 escono le prime tracce prodotte dal dj: Cerotti e N70. Tra il 2018 e il 2019 firma un contratto con la Billion Headz Music Group, etichetta discografica della Island Records, fondata da due giganti del rap italiano: Sfera Ebbasta & Charlie Charles. È inoltre fra i produttori dell’album Dove gli occhi non arrivano di Rkomi che esce nel 2019. Nel 2020 partecipa alla produzione degli album Elo di Drefgold, J di Lazza, Famoso di Sfera Ebbasta e Padre figlio e spirito della FSK Satellite. Negli anni successivi partecipa alle produzioni di altri dischi di platino come Untouchable di Tony Effe, Succo di Zenzero vol.2 di Wayne Santana, Sirio di Lazza, Salvatore di Paky e Milano Demons e Santana Seasons di Shiva.

Escludendo Dove gli occhi non arrivano e Padre figlio e spirito ai quali ha contribuito soltanto per una canzone, Diegoh ha prodotto tracce di 9 album, tutti certificati. Come avevamo detto, Drillionaire non si è mai scordato di quella maglia n.10 che portava fin da quando era ragazzino, infatti il 21 giugno 2023, annuncia il suo primo album in studio: 10.
Il 23 giugno esce il primo singolo dell’album: Bon ton, con la partecipazione di Blanco, Sfera Ebbasta e ovviamente di Lazza.

10 sarà un album completo, maturo, pieno di storie e di incontri che ha fatto Drillionaire durante gli anni. Basta una settimana e arriva il grande giorno: 10 è su tutte le piattaforme di streaming.

Passa l’estate e il nostro producer attraversa in lungo e in largo l’italia ad accompagnare Lazza e a far suonare il suo album dalle casse di ogni località. Il 4 Ottobre Drillionaire posta una foto su Instagram dove annuncia che dal giorno seguente alle 14.00 saranno disponibili i biglietti per il suo primo concerto: il 17 dicembre 2023 al Forum d’Assago.
Gli ospiti annunciati erano molti, quasi tutte le voci presenti nell’album e qualche guest.

Con un leggero ritardo, alle 21.30 cala il buio nel palazzetto casalingo dell’Olimpia MIlano e inizia lo show.

Il primo a scendere sul palco è Tony Effe che apre le danze con il singolo Boss che scalda l’atmosfera per quello che sarebbe successo quella sera. Seguono altre due sue canzoni, tra cui un inedito del suo nuovo album, annunciato per il 2024.
Salgono poi sul palco Drefgold, Sapobully e Taxi b (due membri della FSK) che conquistano il palco con Snitch e impicci. Bisogna aspettare Mahmood, Paky, un tributo a Shiva e l’esibizione di Rhove per l’arrivo della vera star di questo evento. Amico storico del nostro producer nonché collega di lunga data: Lazza fa impazzire il Forum con ben sei brani, uno dopo l’altro, con tanto di basso dal vivo performato da Luca Marchi, amico e collega di Lazza che l’ha accompagnato come bassista durante la sua carriera.
Dopo una piccola parentesi di Guè e ANNA arriva con il microfono in mano la persona più attesa da tutti i presenti: Sfera Ebbasta fa muovere tutti con Tik Tok RMX sul palco insieme a Guè e Paky. Sfera continua l’esibizione con alcune canzoni del suo nuovo album X2VR con anche la presenza di Charlie Charles fino al ritorno di Lazza sul palco a cui si aggiunge Blanco per concludere quest’opera con la canzone che può essere l’emblema della storia di Drillionaire: Bon ton.
Questo concerto è stata una vera e propria svolta per la scena rap italiana e soprattutto per la figura del producer. Nella musica in generale la figura del musicista che lavora per il cantante è sempre stata vista come di secondo piano e non di spicco. Basti pensare ai cantanti di fama mondiale: tutti conoscono Elton John ma quanti Nigel Olsson, suo fidato batterista?
Questa è stata la prima volta che un produttore avesse fatto un evento di questa portata in Italia: era la prima volta che dodicimila persone comprassero un biglietto per il concerto di un producer. Questi dodicimila biglietti, inoltre, sono stati venduti in meno di quattro ore. Prima delle 18.00 del 5 ottobre, infatti,
ha postato una storia dove annunciava il sold out del palazzetto.

Un altro record superato dal nostro eroe è che con questo concerto lui ha portato sul palco una quantità tale di successi che il totale delle stream dei pezzi cantati quella sera supera il miliardo, numero mai raggiunto in una sola data live in Italia.

Queste sono state le parole del protagonista dopo l’evento:
“Mi sento veramente felice e orgoglioso di quello che abbiamo portato avanti. È la prima volta in Italia che un producer realizza un evento di questa portata, al Forum, e questo ‘primato’ mi rende incredibilmente fiero. Nella vita ho sempre cercato di dare il massimo. Ho iniziato con la carriera calcistica, per poi approdare alla musica. Alzare l’asticella in quello che faccio è una sfida che mi stimola da sempre e spero che possa aprire e ingrandire la strada per altri producer. Questa data doveva necessariamente essere a Milano. Ho sentito di dover restituire qualcosa a questa città, che è stata il luogo che mi ha cresciuto ed è tuttora la mia casa artistica, una piccola New York”.

Drillionaire ha davvero compiuto un’impresa, scrivendo la prima pagina di una nuova storia del rap italiano, dove la figura del producer verrà vista in modo diverso, più importante di com’è ora e forse al pari di quella del cantante. Nel frattempo non possiamo fare altro che goderci della buona musica e sperare che di imprese ce ne siano altre, magari anche di più insuperabili.

Giorgio Garavelli e Simone Calandrini 2DL