Oriente e Occidente

Il 27 ottobre 2022, presso il Liceo Scientifico Moreschi c’è stato un incontro online, tenuto da Federico Rampini, giornalista referente dagli Stati Uniti per il Corriere della Sera, in merito alla politica estera e allo status globale degli Stati Uniti d’America quale superpotenza e alle relazioni interstatali con le altre superpotenze quali Cina e India, ma, soprattutto con la Federazione Russa. 

Nell’incontro il giornalista ha posto come punto di inizio la Cina e le relazioni internazionali con gli altri paesi negli ultimi venti anni nei quali, grazie a una importante e celere crescita economica, si è apprestata a diventare una potenza. 

Rampini ha strutturato la conferenza su elementi politici, storici e culturali.

Per quanto riguarda i temi politici, centrali nel discorso, Rampini ha voluto soffermarsi sulla condizione similare alla guerra fredda nella quale Oriente e Occidente si trovano attualmente.

Si è ripresentata, infatti, la storica concezione in cui l’Occidente è l’unica vera culla della liberal democrazia. L’autoritarismo cinese, tuttavia, non rappresenta tutta l’Asia. L’India è infatti, numericamente, la più grande democrazia del mondo, con una libera stampa e una magistratura indipendente. Il Giappone, importante alleato occidentale sia dal punto di vista economico che da quello militare, anch’esso si presenta come una democrazia, valore salvaguardato principalmente dal forte sentimento di rispetto della catena di potere. Un altro valido esempio è Taiwan, alleato strategico fondamentale dell’Occidente. Da ciò si può facilmente evincere come la democrazia e la fame di libertà non siano elementi distinguibili etnicamente o sulla base della provenienza geografica ma grazie ad un più ampio insieme di elementi fondamentali per questo tipo di analisi.

Rampini si è poi voluto concentrare sul periodo pandemico. L’inizio della pandemia è stato, infatti, causato dalla Cina che, proprio in virtù delle sue politiche autoritaristiche, non aveva avvertito i paesi liberi occidentali del pericolo: a questa azione anti-diplomatica il giornalista riconduce il punto di peggioramento massimo dei rapporti diplomatici tra Occidente e Cina. Sul lungo periodo, inoltre, cambiando macroarea, proprio la pandemia è servita a sottolineare l’importanza di un’economia di mercato dove le imprese, insieme allo stato, producano sempre più novità in una competizione a cui è sempre più difficile addirittura partecipare: e un esempio lo si è avuto proprio con i vaccini anti-Covid19. 

E’ quindi chiaro come dal 1947 al 1989 il mondo abbia assistito alla prima guerra fredda che oppose i capitalisti (con a capo gli Stati Uniti d’America) ai socialisti (capitanati dall’ URSS). Dopo una breve pausa siamo quindi ricaduti in una simile situazione dove, tuttavia, la contrapposizione è tra Occidente e Cina, supportata dalla Russia, entrambe nazioni che hanno una visione comune sul declino dell’Occidente teorizzando la fine imminente dell’era di superiorità occidentale. 

Lorenzo Valerio Peressutti (5AL)

Disegno a cura di: Francesca Arensi (2DL)