THE GENTLEMEN

A cura di Gabriele Viviani, 4AL

INFO

Titolo: The gentlemen

Genere: thriller, action, comedy, gangster

Voto: 9,5/10

THE GENTLEMEN

Inghilterra, tempi moderni. Il boss della cannabis Mickey Pearson (Matthew McConaughey) decide di ritirarsi dalla sua attività e una schiera di capi della malavita inglese tenta di comprare il suo impero al miglior prezzo. La vicenda parte dall’affidamento di un’indagine, da parte di un giornalista, all’investigatore privato Fletcher (Hugh Grant). Questo ha il compito di informarsi sulla vita di Pearson, ma inevitabilmente incappa anche nelle trattative che si stanno svolgendo per la cessione dell’attività criminale dello stesso. Raccolte tutte le informazioni che gli servono e capita l’importanza che esse hanno, Fletcher si rivolge a Raymond Smith (Charlie Hunnam), il braccio destro di Mickey, per ricattarlo. Inizia così una narrazione intricatissima di tradimenti, accordi, soffiate ed errori di giudizio che provocano la morte delle persone sbagliate, e la vittoria di quelle ancora più sbagliate. Un semplice passaggio di testimoni, apparentemente isolato, si rivela avere connessioni ad ogni ambito sociale ed economico del Regno Unito. Ad un certo punto del film entra in gioco una banda di atleti / rapper / piccoli criminali / amanti delle tute coordinate, a cui fa capo il Coach (Colin Farrell), uomo dai ferrei principi e dagli ideali alquanto stravaganti. Questa gang si ritroverà immischiata in qualcosa di molto più grande di lei, ma diciamo che se la caverà discretamente. Infine faranno una breve quanto importante apparizione anche la mafia russa e quella cinese, che fanno sempre la loro porca figura. Probabilmente arrivati a questo punto della lettura non avrete capito quasi niente di quello che succede in questo film, non preoccupatevi, è normale; si ha la stessa sensazione durante tutta la visione della pellicola. Ma per fortuna dei nostri neuroni ci viene tutto spiegato alla fine della storia ( non possiamo riportarvela per ovvi motivi di rischio spoiler). In conclusione il film vanta un cast stellare da cui deriva una recitazione sublime, la colonna sonora è azzeccatissima e coinvolgente, i momenti di riso abbondano, ma non sono scontati e infine il regista Guy Ritchie ci presenta un’immagine più che veritiera del sottoborgo inglese e dei suoi problemi.