Il Sistema Periodico (Primo Levi)

Primo Levi – 1995

I ventuno testi de “Il sistema periodico” sono intitolati ciascuno a un elemento chimico: Idrogeno, Zinco, Potassio, Nichel e così via, fino a comporre una sintesi della tavola periodica degli elementi fissata nel 1869 dal chimico russo Dmitrij Mendeleev, da cui proviene infatti il titolo del volume. Di volta in volta, l’elemento che dà il titolo alla storia ne è anche il materiale protagonista, o per meglio dire il catalizzatore della sua energia morale e narrativa. Soltanto nel racconto che apre il libro, Argon, la presenza dell’elemento non è concreta ma simbolica: Levi incomincia raccontandoci la storia dei suoi antenati, una  ramificata tribù di ebrei piemontesi. Una volta fissato sulla carta il lessico di famiglia, Levi intreccia tra loro – saltando di elemento in elemento – ben tre macrostorie: la storia sua personale, dalla prima adolescenza fino all’età adulta; la storia della sua generazione calpestata dal fascismo, dalle leggi razziali approvate nel 1938, dalla guerra mondiale, da una breve lotta partigiana, dalla deportazione nei Lager; la terza e ultima macrostoria è quella dei chimici «appiedati», che lottano corpo a corpo con la materia per carpirne i segreti e piegarla, procedendo per prove ed errori.

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