Cosa sono gli anime?

A cura di Magherita Turato 2AL

Cosa sono gli anime? Qual è la loro origine? Ovviamente giapponese. Ma nello specifico, come sono nati?

Il nome anime deriva dalla parola inglese animation, che con il tempo ha subito un’evoluzione fino ad arrivare al termine animēshon. Con il termine anime ci si riferisce sia ai filmati, i cui disegni sono tratti da manga, sia alle storie nate come veri e proprio film di animazione. Gli anime, come li conosciamo oggi, nacquero già all’inizio del Novecento, quando in Giappone iniziarono a diffondersi i primi cartoni animati occidentali. Il motivo principale per cui gli anime hanno avuto in seguito cosí tanto successo e si sono diffusi velocemente in tutto mondo, arrivando fino a noi, è legato all’utilizzo popolare della televisione sin dalla fine degli anni Sessanta. Attualmente sono comunemente conosciuti, tanto che il mercato dell’animazione giapponese, così come quello cartaceo dei manga, è in continua espansione. Con il passare del tempo hanno subito una costante evoluzione, sia in termini di programmazione che di grafica. 

Disegno di Michelle Wu

Chiunque appartenente alla nostra generazione, da bambino, avrà visto almeno una volta un episodio di Doraemon, Pokémon o BeyBlade. Forse vi sorprenderà sapere che anche questi sono definiti anime. Vengono classificati sotto il genere di Kodomo, pensati cioè per una fascia di età molto giovane, circa sotto i dieci anni. Un’altra famosa categoria, pensata per un pubblico adolescente, per lo più maschile (ma non esclusivamente), è il genere Shonen, caratterizzato da scontri di vario genere. Una sua sottocategoria, denominata Battle Shonen, si distingue particolarmente per i combattimenti fisici costanti. A causa della ripetitività degli scontri, della presenza del classico protagonista maschile, esageratamente forte e della scarsità di ruoli importanti o principali per i personaggi femminili, questi anime potrebbero risultare avvincenti tanto quanto noiosi. Ciò detto, molti Shonen sono invece incentrati sul fattore psicologico. Il corrispettivo, preferito però dal pubblico femminile, è lo Shojo, dove predomina la dimensione romantica e sentimentale. Molti esponenti di questo genere, sono diventati veri e propri fenomeni pop, basti pensare a Lady Oscar. Una particolare tipologia di anime rivolta invece a un pubblico adulto è il Seinen. Questa tipologia di racconti tratta di una varietà molto ampia di argomenti e tematiche mature e proprio per questo viene ritenuto un genere molto affascinante. Talvolta non è adatto a un pubblico troppo giovane o sensibile. L’ultimo genere anime di cui vi voglio accennare, è lo Spokon. Molto diffuso dal 1960, si offre ad un pubblico ampio e vario. Include opere davvero coinvolgenti, sebbene leggermente lunghe, dove il protagonista è sempre lo sport ed è presente la competizione pura

Per chi volesse avvicinarsi a questo mondo, per cominciare vi consiglio:

Battle Shonen:
– DragonBall
– Hunter x Hunter
– Inuyasha
– Fullmetal Alchemist: Brotherhood
– Naruto
– One Piece
– My Hero Academia
– Fairy Tail
– Saint Seiya
– Bleach
– One Punch man
Altri Shonen:
– Death note
– Detective Conan
– The promised neverland
– Dr. Stone
– L’Attacco dei giganti
– Jujutsu Kaisen




Shojo:
– Sailor moon
– Lady oscar
– My love story!!
– Cardcaptor Sakura
– Fruits Basket
– Nana
– Utena: La ragazza rivoluzionaria
– Yona – La principessa scarlatta
– ToradoraLa forma della voce
– Voglio mangiare il tuo pancreas
Seinen:
– Erased
– Tokyo Ghoul
– Berserk
– Parasyte
– Vinland Saga
– Bungou Stray Dogs
– Monster
– Akira
– Future diary
– Love is war
Spokon:
– InazumaEleven
– Haikyuu!!
– Kuroko’s Basketball
– Yuri on ice
– Slamdunk
– Touch
– Free
– Mimì e le ragazze della pallavolo
– Holly e Benji